LE FORZE
Def.
Si dice forza F un'azione che quando
viene applicata ad un corpo è in grado di:
1)
deformarlo
2)
modificare
il suo stato di quiete (se è fermo lo mette in movimento)
3)
modificare
il suo stato di moto ( se il corpo è già in movimento, incrementa o diminuisce
la sua velocità oppure modifica la sua
traiettoria)
L'esperienza quotidiana ci abitua ad usare il termine forza associandolo all'idea di sforzo muscolare (solleviamo un oggetto, spostiamo un tavolo, deformiamo una molla) in realtà ci sono diversi tipi di forze:
Es 1. La forza
magnetica provoca l'attrazione
o la repulsione tra due calamite e governa il funzionamento della bussola.
Es
2. Una molla compressa o tesa esercita una forza detta elastica.
Es
3. Tra una penna strofinata e un pezzo di carta si esercita una forza detta elettrica.
Es
4. Tra due corpi in contato tra loro si esercita una forza detta di attrito
Ad esempio, l'attrito tra i pneumatici e l'asfalto e tra le molecole d'aria e la carrozzeria ostacola il movimento dell'auto.
Es
5. Tra due qualunque corpi, per il solo fatto di avere una massa si esercita una forza attrattiva detta gravitazionale.
Oss 1. Dagli esempi sopra elencati ci rendiamo conto
che la forza non è una proprietà di un singolo corpo ma è un’ interazione tra due corpi vale a
dire che le forze agiscono sempre a coppie.
Oss2. Gli esempi pratici sopra esposti mostrano che
per vincere ciascuna delle cinque forze dobbiamo esercitarne altrettante che
siano almeno uguali e contrarie ad esse. Ad esempio per sollevare un oggetto
dobbiamo vincere la forza gravitazionale (forza peso), per spostare un tavolo
dobbiamo contrastare la forza di attrito
che si oppone al suo moto sul pavimento, nel deformare una molla dobbiamo
esercitare lo sforzo contro la forza elastica che tende a mantenerla nella sua
posizione di riposo.
Oss3. Gli esempi mostrano, anche, che una forza
agisce sempre in una direzione ben determinata. Pertanto una forza è
differente dalle grandezze che abbiamo incontrate, come la densità. Infatti,
per definire completamente la densità di una sostanza è sufficiente fornire la
sua misura seguita dall’unità di misura. Ricordiamo che la
misura è il numero che indica quante volte la grandezza data è più grande
dell’unità di misura scelta. Anche la temperatura, il tempo, il volume sono
grandezze di questo tipo e si chiamano grandezze scalari.
Invece la forza, come la velocità, lo spostamento e
l’accelerazione, sono grandezze che per essere caratterizzate completamente
richiedono che si specifichi oltre alla misura (detta anche intensità o modulo) anche la direzione ed
il verso. Queste grandezze si
chiamano grandezze vettoriali o semplicemente vettori.
Una grandezza vettoriale è rappresentata geometricamente
mediante un segmento orientato (freccia) la cui direzione coincide con quella
della grandezza, la cui punta ne indica il verso e la cui lunghezza indica
l’intensità secondo una opportuna unità di misura fissata.
Per sommare, sottrarre e moltiplicare vettori si usano regole diverse da quelle algebriche a noi note. Ad esempio, consideriamo la seguente definizione:
def: Si chiama vettore somma (o risultante)
di due vettori F1 e F2 il vettore R che ha per modulo,
direzione e verso la diagonale del parallelogramma aventi per lati i vettori
dati applicati nello stesso punto
Nella vita di tutti i giorni vengono confusi i
concetti di massa e peso. Infatti quando affermo" il mio peso è di 60
Kg" inconsciamente mi riferisco alla mia massa che come abbiamo visto
dipende soltanto dalla quantità e qualità di sostanza di cui il mio corpo è
costituito. Quindi a rigore dovrei dire "la mia massa è di 60 kg".
Oppure se voglio indicare il mio peso devo esprimerlo con le unità di misura
delle forze. Infatti il peso di un corpo è una forza definita nel seguente
modo:
def: Si chiama peso
P di una oggetto la forza con la
quale un corpo celeste lo attira.
Oss1. Nel S.I. l'unità di misura delle forze e
quindi anche del peso è il Newton (N). Nella pratica e negli ambienti della
tecnica (ingegneria) si usa esprimere la forza in chilogrammopeso (Kgp). Tra le
due unità sussiste la seguente relazione: 1 Kgp = 9.8 N
Oss 2. Si fa
confusione tra il concetto di massa e di peso perché sulla Terra il numero che
esprime il peso di un corpo in Kgp è uguale al numero che esprime la sua massa
in Kg. Pertanto dire in modo generico: "un ragazzo di 60 Kg"
significa che:
a)
la
sua massa è di 60 Kg b) il suo peso è di 60 Kgp (nel sistema pratico) c) il suo
peso è di 60x9.8 = 588 N (nel S.I.)
Oss
3. Se ci fosse possibile allontanarci dalla Terra ci accorgeremmo che, come
sanno bene gli astronauti, il peso degli oggetti diminuisce con l'aumentare
della distanza dalla Terra. Pertanto il peso non è una caratteristica intrinseca
dei corpi. Tuttavia, se restiamo fermi in una determinata zona in
prossimità di un pianeta si verifica che peso e massa sono due grandezze
direttamente proporzionali: cioè P/m = cost. La costante la chiamiamo
accelerazione di gravità g del corpo . Pertanto scriveremo: P/m=g oppure
(1) P = mg.
Oss4. Nel 1687 Isaac Newton pubblicò quello che è generalmente considerato il più grande libro scientifico che sia mai stato pubblicato "I principi matematici della filosofia naturale" noto come Principia , nel quale dimostrava che l'accelerazione di gravità g di un corpo dipende dalla massa M del pianeta in prossimità del quale si trova il corpo e dalla distanza R tra il corpo e il centro del pianeta. Precisamente egli determinò che:
(2)
g
= GM/R2
dove G è un numero molto piccolo noto come costante
di gravitazione universale e vale
G =
(6.673±0.003)x10-11 [Nm2/Kg2]
Sostituendo
la (2) nella (1) otteniamo:
Oss1:
Quest'ultima relazione conduce a due importanti conseguenze che avevamo già
anticipato:
1)
Il
peso di un corpo è maggiore ai poli terrestri e minore all'equatore: ciò è
dovuto al fatto che la Terra come tutti i pianeti (in particolar modo quelli
gassosi) non ha forma sferica, ma risulta schiacciata ai poli. Quindi,
essendo RT minore ai poli
che non all’equatore, ai poli siamo più “pesanti”.
2)
Il
peso di un corpo diminuisce a mano a mano che esso si allontana ( h aumenta)
dal centro della Terra, in particolare è maggiore a livello del mare che su una
montagna.
Es 1: Sulla superficie terrestre i corpi si trovano
ad una distanza R dal centro della Terra pari al suo raggio di 6300 Km.
Conoscendo la massa della Terra (M = 6x1024 kg) è possibile
calcolare g e il nostro peso.
Es 2: Immaginiamo di salire su un'astronave che ci
porti a 1000 Km dalla superficie terrestre (è la quota alla quale vengono posizionati
i satelliti artificiali) come cambia l'accelerazione di gravità e il nostro
peso ?
Il peso
specifico
Come sappiamo la densità di un corpo rappresenta il
rapporto tra la sua massa e il suo volume cioè:
d = m/V. Invece:
def: Si chiama peso specifico Ps di un corpo il
rapporto tra il suo peso e il suo volume, cioè:
Ps= P/V
Dal momento che la massa di 1Kg peso 1 Kgp il numero
che esprime la densità di un corpo in Kg/m3 fornisce anche la misura
del suo peso specifico in Kgp/m3. Ad esempio se la densità del
granito (alluminio) è 2700 Kg/m3
ciò significa che 1 m3 di granito pesa 2700 Kgp, e quindi che
1 dm3 pesa 2.7 Kgp oppure che 1 cm3 pesa 2.7 gp.
Ricordiamo però che nel S.I. le forze si misurano in
N e non in Kgp. Pertanto, volendo esprimere il peso specifico di un corpo nel S.I. bisogna moltiplicare per 9.8
il suo valore espresso in Kgp/m3. Ad esempio, il peso specifico del
granito nel S.I. risulta 26 490 N/m3.
Per quanto è stato detto variando la distanza di un
corpo dal centro della Terra, non varia la sua massa mentre varia il suo peso.
La stessa cosa si verifica per la densità e per il peso specifico.
"la densità di un corpo si mantiene costante in
ogni punto dell'Universo, mentre il suo peso specifico dipende dalla sua
distanza dal centro della Terra.